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Dopo il pronunciamento Ema, AstraZeneca raccomandato sopra i 60 anni: ecco cosa cambierà in Liguria

ivg.it - Gio, 08/04/2021 - 05:43

Liguria. “Considerando i dati sulla letalità (per coronavirus) che confermano che le vittime perlopiù sono anziani, l’idea anche per Italia è di raccomandare l’uso preferenziale oltre i 60 anni. Non abbiamo elementi per scoraggiare la somministrazione della seconda dose”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente del consiglio superiore di sanità, durante l’incontro Governo-Regioni tenutosi ieri sera a seguito del pronunciamento dell’Ema sul Vaccino Pfizer giunto nel pomeriggio.

Nelle prossime ore la raccomandazione di Aifa verrà recepita nelle prossime ore con un’ordinanza del ministero della salute: “Anche noi ci adegueremo e dovremo cambiare la campagna di vaccinazione – ha spiegato in serata il presidente della Liguria Giovanni Toti – Immaginiamo di usare il vaccino AstraZeneca per primo nella fascia 60-69 anni che è una fascia ancora non prenotata e che nelle prossime ore potrà usare quel vaccino”. Finora il vaccino AstraZeneca veniva usato anche per le “categorie prioritarie” e i vulnerabili sotto i 70 anni, ma già nelle ultime ore la carenza di dosi aveva spinto a dirottare Pfizer e Moderna per tappare i buchi creati dagli ultimi tagli. A breve diventerà la norma, anche se si attendono indicazioni più chiare.

“Come presidenti di Regione – ha aggiunto Toti – abbiamo chiesto la massima chiarezza perché su AstraZeneca si è svolto un balletto poco rassicurante per i cittadini ed è comprensibile: prima sotto i 55, poi sotto i 65, quindi l’invenzione delle categorie prioritarie, ora sopra i 60. Diciamo che le informazioni arrivate ai cittadini non sono chiare e limpide. C’è bisogno di creare fiducia intorno a quel tipo di vaccino. Mi auguro non solo che il ministero emetta un’ordinanza, suffragata dai pareri di Aifa, Iss e Consiglio superiore di sanità, che spieghi a chi e perché va somministrato, ma ci dica anche quali sono davvero le categorie prioritarie perché è evidente che il cambiamento di utilizzo dei vaccini comporta anche un cambiamento del piano vaccinale, quindi qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di emettere un nuovo piano e questo può essere solamente il Governo”.

Non ci sono rischi generalizzati nella somministrazione del vaccino di Astrazeneca, quindi non abbiamo ritenuto necessario raccomandare misure specifiche per ridurre il rischio”. Così i responsabili dell’Ema in conferenza stampa. Il bugiardino sarà aggiornato. “Gli eventi rari” di trombosi cerebrale “sono effetti collaterali molto rari” del vaccino, “i benefici superano i rischi”. Inoltre, “non è stato mostrato un nesso con l’età” tra gli eventi rari di trombosi e il vaccino di AstraZeneca. “Finora la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati”.

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Meteo, in Liguria cieli sereni alternati a nuvole. Temperature minime in calo

ivg.it - Gio, 08/04/2021 - 05:35

Liguria. Le correnti fredde di matrice artica abbandonano la scena ligure in favore di aria più mite e umida di matrice meridionale. Sulla Liguria nubi in aumento, con le prime piogge a partire da sabato 10 aprile.

Secondo gli esperti del Centro Limet, nella mattinata di oggi giovedì 8 aprile il cielo sereno della notte verrà sostituito da una nuvolosità sparsa che si farà più intensa in serata sul settore centro-orientale. Non si prevedono piogge. A ponente cielo sereno con pochi e locali addensamenti nell’arco della giornata.

Venti si disporranno da sud-ovest con intensità moderata. Mare da poco mosso a mosso. Temperature minime in ulteriore lieve calo, in aumento le massime: sulla costa minime tra 5 e 8 gradi, massime tra 16 e 19 gradi; all’interno minime tra -5 e 2 gradi, massime tra 11 e 16 gradi.

Venerdì 9 aprile avremo nubi sparse alternate a schiarite su tutta la regione. Non si prevedono piogge.

Venti moderati da sud-est. Mare mosso o localmente molto mosso. Temperature in aumento.

Sabato 10 aprile piogge sparse di debole o moderata intensità, in intensificazione in serata.

Ventilazione moderata da sud, mare mosso, temperature stazionarie.

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Alassio, i veterani del tennis all’Hanbury per i campionati internazionali d’Italia

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 19:54

Alassio. È ancora dallo sport che arriva l’entusiasmo e la speranza di ritrovare una Alassio attiva, con eventi, persone e turisti che raggiungono la città del Muretto per trascorrere qualche giornata nella riviera ligure.

Con il patrocinio dell’assessorato allo sport del Comune di Alassio, dopo la vela, è il tennis ad accendere i riflettori sulla cinquantaduesima edizione dei campionati internazionali d’Italia per veterani in scena da venerdì 9 aprile sui campi in terra rossa dell’Hanbury Tennis Club di Alassio: cornice prestigiosa e suggestiva, simbolo della storia della città e dell’influenza inglese dei secoli scorsi.

Sono 277 gli iscrittispiega John Skordis, presidente del circolo e direttore del torneo – e, mentre non abbiamo registrato cali di presenze tra gli italiani, il Covid ha bloccato un buon 50% degli iscritti stranieri, specie i più distanti, quelli che arrivavano da Australia e Stati Uniti. I numeri sono comunque importanti e il livello dei partecipanti è come sempre molto alto, campioni del mondo delle rispettive categorie e qualche ex pro dell’Atp. Numerosa anche la rappresentanza locale, con molti giocatori iscritti tra i soci dell’Hanbury alcuni dei quali sicuramente in grado di ben figurare a livello internazionale”.

Luca e Giovanni Villani Enrico e Vittorio Gamba, Yari Tarantino, Emanuele Mantineo, Davide Romani, Paolo Guido, Giovanni De Stefano, anche il consigliere Rocco Invernizzi, sono tra i protagonisti di casa dell’evento che da venerdì 9 aprile terrà banco fino a venerdì 16.

“Nella categoria Over 60 – aggiunge – intitolata alla memoria di Edoardo Rosso, fondatore del torneo, registriamo il ritorno di Pier Paolo Castagna, vincitore dell’edizione di due anni fa, determinato a riconquistare titolo e trofeo”.

Non è semplice – conclude Skordis – organizzare un evento nel rispetto di tutte le prescrizioni imposte dalla normativa anti-covid e forse si perde un po’ di spontaneità, ma poter giocare, ritrovarsi mantiene alta la speranza di poterci presto lasciare alle spalle questo brutto periodo“.

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Processo Gsl, le richieste del Pm: due anni e due mesi per gli ex vertici Asl Neirotti e Baldinotti

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 19:00

Savona. Quest’oggi il Pm del tribunale di Savona, Ubaldo Pelosi, ha presentato ai giudici le richieste di condanna per gli imputati nell’inchiesta Gsl. Al centro del procedimento penale l’affidamento di Regione e Asl 2, risalente al 2010/2011 da 21 milioni l’anno, di 18 posti letto pubblici a Gsl (Gruppo Sanitario Ligure).

Il pubblico ministero ha chiesto due anni e due mesi per l’ex direttore generale di Asl2 Flavio Neirotti e per l’ex direttore amministrativo dell’Asl2 Graziella Baldinotti Tizzoni e due anni per l’imprenditore Alessio Albani, ex rappresentante del Gruppo Sanitario Ligure.

Pelosi ha chiesto poi un anno per l’ex direttore sanitario Asl 2 Claudia Agosti, accusata di rivelazione di segreti d’ufficio, e due anni e due mesi per il chirurgo Guido Grappiolo, un anno e due mesi per  i suoi colleghi Fabrizio Grilli, Eddie Bibbiani e Giuseppe Moraca e assoluzione per Stefano Maxena dall’accusa di falso. Richiesta l’assoluzione per Luca Garra per non aver commesso il fatto.

A gennaio 2019 erano cadute per prescrizione le accuse di turbativa d’asta, contestata a sei persone tra manager pubblici e privati, mentre sono rimaste in piedi quelle turbativa d’asta (in parte) e di falso e rivelazione di segreti d’ufficio.

A giudizio Alessio Albani (allora legale rappresentante della Omnia Medica società capogruppo della rete temporanea d’imprese che si era aggiudicata il bando relativo all’ortopedia privata di Albenga), Eddie Bibbiani (medico chirurgo Gsl), Luca Garra, Guido Grappiolo (medico chirurgo del Gsl), Fabrizio Grilli (medico chirurgo Gsl), Stefano Maxena (medico chirurgo Gsl), Giuseppe Moraca (medico chirurgo Gsl), Neirotti (ex direttore generale Asl 2), Baldinotti (ex direttore amministrativo Asl 2) e Claudia Agosti (ex direttore sanitario Asl 2 oggi in pensione). A vario titolo ed in concorso, dovranno rispondere delle accuse di abuso d’ufficio (in relazione all’allargamento del valore economico del progetto che, partito da sette milioni di euro per la sola provincia di Savona, era arrivato ai 21 milioni che Gsl avrebbe incassato su scala regionale), falso (relativamente a centinaia di cartelle cliniche che sarebbero state falsificate per attestare la presenza di medici che in realtà erano assenti) e rivelazione di segreti d’ufficio.

L’indagine sull’affaire Gsl aveva preso le mosse dal sospetto che l’assegnazione del progetto di sperimentazione gestionale per il recupero delle fughe dei pazienti liguri fosse il risultato di una turbativa d’asta. In particolare, secondo l’accusa del pm Pelosi, la gara di assegnazione di 18 posti letto nell’ospedale di Albenga (formalizzato con una delibera dell’Asl del 2010, approvata in Regione nel 2011) fu “taroccata”, con la “collaborazione” dei vertici dell’Asl 2 arrivando poi anche ad allargare appunto il valore economico del progetto.

Indagando su Gsl, le Fiamme Gialle avevano poi scoperto le altre presunte irregolarità sulla gestione delle cartelle cliniche che vede coinvolti cinque chirurghi (Grappiolo, Bibbiani, Grilli, Maxena e Moraca). L’inchiesta, tra l’altro, aveva anche segnato la fine della gestione da parte di Gsl dell’ortopedia privata di Albenga: la Regione aveva infatti annullato la gara per la sperimentazione e bandito un nuovo concorso, quello che poi era stato vinto dal Policlinico di Monza.

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Covid, Toti: “A Savona e Imperia il maggior numero di casi, ma in Liguria buona inversione di tendenza”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 18:49

Regione. “Tra mezz’ora siamo stati convocati, come presidenti di Regione, dal governo e in particolare dai ministri Speranza e Gelmini e dal generale Figliuolo, alla luce delle risultanze sul vaccino AstraZeneca e capiremo come l’esecutivo vorrà interpretare quanto deciso da Ema. Mi sembra comunque rassicurante la posizione dell’Agenzia Europea del Farmaco”. Lo ha comunicato questa sera, nel consueto punto Covid, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

“Per quanto riguarda il virus – ha spiegato Toti – non è aumentata oggi l’incidenza ed è calata la pressione nei nostri ospedali a fronte di un numero importante di tamponi effettuato. Sono infatti 6.192 i test molecolari effettuati e 3.546 gli antigenici per 425 nuovi positivi nella regione, un’incidenza sensibilmente in calo. Anche se Imperia e Savona continuano a essere due realtà con il maggior numero di casi. Però anche in questi due territori i casi sono diminuiti. Una buona inversione di tendenza e ci auguriamo che le misure prese in questa Pasqua producano effetti coerenti con i dati che leggiamo oggi e che parlano anche di una diminuzione della pressione ospedaliera e delle terapie intensive. Purtroppo sono 12 i deceduti, ma alcuni di questi risalgono alla settimana precedente a quella di Pasqua”.

“Oggi all’elenco delle vaccinazioni ci risultano fatti 9.841 vaccini di tipo freeze (Pfizer e Moderna) e 2.165 di tipo cold (AstraZeneca) – ha detto Toti – quindi un totale di oltre 11.000 vaccini. Credo che la produzione possa aumentare perché nel nostro sistema sanitario, mediamente il nostro sistema è ancora sotto performance rispetto a quello che vorremo. Vorrei arrivare ai 73.000 vaccini a settimana, l’ho già comunicato ai direttori generali e domattina alle 11 li ho riuniti tutti per rispettare gli obiettivi e mi auguro che questo fine settimana ci sia un’implementazione su tutta la linea”.

“Per quanto riguarda le farmacie abbiamo la possibilità – ha comunicato il presidente di Regione Liguria – di far entrare nel circuito nuove farmacie: sono 75 infatti quelle che ci hanno chiesto di entrare. Per arrivare a 73.000 vaccini a settimana, obiettivo che vogliamo raggiungere entro la metà del mese di aprile e non oltre e mi auguro che questa settimana si arrivi alla somministrazione di 59.000 vaccini”.

“Su AstraZeneca – ha aggiunto Toti – pesano le decisioni che il governo ci comunicherà. Ho già detto ai ministri Speranza e Gelmini che, in assenza di indicazioni specifiche di EMA e alla luce del numero degli episodi il cui nesso casuale, anche per la stessa Agenzia Europea del Farmaco, non è definito, sia opportuno continuare con le vaccinazioni, perché il beneficio della vaccinazione è molto maggiore di qualsiasi altra decisione si possa prendere. Comunque non spetta a Regione Liguria decidere, seguiremo con scrupolo quando ci comunicherà il governo”.

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Zona rossa, gli ambulanti savonesi scendono in piazza: venerdì l’incontro con il prefetto

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 17:10

Savona. Avrà luogo venerdì 9 aprile a Savona la manifestazione organizzata dall’A.F.I. (Associazione Fieristi Italiana) per protestare contro la chiusura dei mercati nella zona rossa.

“Le nostre attività vengono svolte all’aria aperta – spiega Luca Provvisionato, vicepresidente regionale di A.F.I. – ed è quindi bassissimo il rischio di contagio, per non dire nullo”.

La manifestazione prenderà il via con un corteo di furgoni (ne sono attesi oltre 100) che sfileranno a partire dalle ore 8 per le vie di Savona. Il percorso terminerà di fronte alla prefettura, dove una delegazione di ambulanti incontrerà il prefetto alle ore 10.30.

“L’iniziativa – conclude Provvisionato – è priva di sigle sindacali, ma è stata organizzata dagli ambulanti del savonese e dell’imperiese”.

 

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Calice, il sindaco incontra i commercianti: “Troviamo insieme le migliori soluzioni per promuovere le attività del paese”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 16:03

Calice Ligure. Domani, giovedì 8 aprile alle 14.30, il sindaco di Calice Ligure, Alessandro Comi, incontrerà le attività commerciali del paese in videoconferenza. L’incontro, proposto dall’amministrazione comunale alle attività presenti all’interno del comune, vuole essere un incontro utile a fare il punto della situazione attuale ed a valutare insieme i possibili prossimi scenari speriamo legati ad una almeno parziale riapertura.

“Sarà un’occasione per dar voce al tessuto commerciale e turistico del paese e recepirne problematiche, timori ed aspettative – spiega il sindaco – Valuteremo insieme diversi aspetti di questa difficile situazione cercando insieme, ove possibile, le migliori soluzioni per aiutare la speriamo prossima ripresa e promuovere le attività locali. Pur sapendo di non avere in mano una soluzione alla difficile emergenza sanitaria tuttora in corso ci auguriamo che questo incontro possa essere utile a tutti per muovere i prossimi passi insieme”.

L’incontro si svolgerà da remoto “per evitare assembramenti e per rispettare le normative vigenti, a tutti i partecipanti è già stato inviato il collegamento necessario per partecipare alla riunione ed alcune semplici istruzioni per agevolare la stessa partecipazione. Questa modalità segue la predisposizione, già attuata qualche tempo fa dall’ufficio tecnico comunale, di una modalità di video conferenza possibile tramite la nostra pagina internet”.

Il sindaco sarà presente in collegamento dagli uffici comunali con il consigliere Matteo Pastorino, che parteciperà nella doppia veste di amministratore e commerciante in quanto titolare col fratello della nota gelateria del paese.

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Albenga, al via l’intervento di pulizia straordinaria del fiume Centa

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 16:03

Albenga. Albenga investe sulla sicurezza idrogeologica del territorio. È iniziato in questi giorni un importante intervento di pulizia straordinaria del fiume Centa che riguarderà il tratto compreso tra la variante dell’Aurelia e l’area Commerciale sita in Reg. Bagnoli.

Questi lavori fanno parte del progetto di “Manutenzione Rii Fossi e Canali” che l’Amministrazione di Albenga ha finanziato con 104.179,76 euro e, ad aggiudicarsi la gara è stata da ditta “Tracce Società Cooperativa” di Finale Ligure che eseguirà l’intervento per un importo contrattuale di € 73.335,51.

In questi giorni è già stato effettuato l’accesso all’area con i mezzi da lavoro e la pulizia delle 7 bocche di scarico con valvole clapet indispensabili per il corretto deflusso delle acque e per evitare ostruzioni e allagamenti dei rii e canali che confluiscono nel Centa.

L’intervento, nel suo complesso, prevede il taglio delle piante di basso, medio e alto fusto presenti all’interno dell’alveo, lo falcio di erbe infestanti, vegetazione spontanea e canneti con la rimozione e il trasporto in discarica di eventuali rifiuti (carta, plastica, vetri, lattine e rifiuti solidi vari) presenti in alveo.

Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “In questi ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni meteorologici particolarmente intensi con forti e abbondanti precipitazioni concentrare in brevi lassi temporali, tutto ciò ha evidenziato ancor più l’importanza degli interventi di pulizia dell’alveo del Centa. La nostra amministrazione intende continuare a programmare, annualmente, interventi di manutenzione straordinaria sia dei principali rii e canali presenti sul territorio che del fiume Centa, per limitare il più possibile il rischio di eventuali esondazioni. Inoltre stiamo realizzando un progetto da sottoporre alla Regione per la rimozione del materiale lapideo che nel corso degli anni si è depositato nell’alveo del fiume alzandone la quota”.

Aggiunge il vicesindaco Alberto Passino: “La pulizia del fiume Centa vuole essere l’inizio di una serie di interventi, anche sui rii minori, che attraverseranno la bella stagione per essere pronti già dal mese di ottobre alle piogge, sempre più intense sul nostro territorio. Purtroppo al momento le risorse disponibili non consentono di intervenire sulla totalità del fiume, ma stiamo lavorando per ulteriori interventi futuri.”

Dopo l’intervento sul fiume Centa, si eseguirà la pulizia straordinaria di Rio Ciambellino, Rio Inferno, di un tratto del Rio Avarenna e di un tratto del canale sito in Reg. Bagnoli.

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Nuovo carcere, interrogazione dell’onorevole Giachetti (IV-Partito Radicale): “Sia realizzato a Savona e non in Valbormida”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 15:59

Savona. Nei giorni scorsi l’onorevole Roberto Giachetti (esponente di Italia Viva e del Partito Radicale Transnazionale) ha presentato una interrogazione al ministero del giustizia per chiedere chiarimenti in merito alla vicenda della nuova casa circondariale di Savona, alle caratteristiche che il nuovo edificio dovrebbe avere e alla scelta dell’area, chiedendo di riprendere in esame la possibilità di realizzarlo a Savona o sulla fascia costiera.

“Già alla fine degli anni ’70 il ministero aveva proposto la chiusura del Sant’Agostino, ma la richiesta al Comune di Savona di individuare un’area idonea alla realizzazione di un nuovo istituto è rimasta da allora ad oggi inevasa – si legge in una nota a firma di Deborah Cianfanelli, Stefano Petrella e Angelo Chiavarini – Più volte è stata individuata, ma per decenni la politica savonese ha preferito assumersi la responsabilità di mantenere in esercizio una struttura in condizioni vergognose, scartare le aree migliori, non individuarne altre e rimuovere il problema. Nel 2016 il ministero aveva chiesto di valutarne alcune a Savona, Albisola e Albenga e nello scorso mese di dicembre in risposta ad una interrogazione dell’onorevole Sara Foscolo ha segnalato come idonea e adeguata quella delle ex-officine Rialzo alle spalle del tribunale di Savona. Il tavolo tecnico ha ritenuto di escluderle e di valutare la sola possibilità che possa essere realizzato in Valbormida e a febbraio si sono svolti sopralluoghi a Cairo Montenotte e Cengio, tra i siti molto azzardatamente è inclusa l’area 2 dell’ex-Acna, la cui tormentata bonifica ha lasciato ancora al proprio posto milioni di metri cubi di rifiuti tossici pericolosi e di cui nessuno fino ad oggi aveva proposto un utilizzo non industriale”.

“In base a quanto dichiarato con insistenza dall’onorevole Franco Vazio e in coerenza con le linee guida del ministro Cartabia, la nuova struttura dovrà avere caratteristiche di istituto aperto e trattamentale, con ampi spazi destinati all’attività lavorativa e rieducativa, nonché possibilità di accesso al lavoro esterno, e proprio per questo viene proposto di realizzarlo in Valbormida dove c’è maggiore disponibilità di spazio. Condividiamo questo, ma ci chiediamo se la Valbormida sia davvero la zona più adatta per realizzare una struttura di questo tipo, per la maggior difficoltà a portarvi attività lavorativa, perché rischia di essere più difficile il coinvolgimento di associazioni e volontariato, per la lontananza evidente dai servizi e dalla città”.

“Vale la pena di chiederselo in particolare rispetto alla situazione ligure dove lavoro e attività interna scarseggiano nella maggior parte degli istituti e dove il meno fornito di queste opportunità è la casa di reclusione di Sanremo Valle Armea, realizzata secondo criteri simili in località isolata e distante dall’abitato, che ospita 240 detenuti in buona parte definitivi e condannati a pene anche di lunga durata, dispone di ampi spazi, ma offre solo 4 posti di lavoro e ben poco altro, mentre il più vivibile è la casa circondariale di Chiavari ubicata in pieno centro, mantenuta a capienza (con soli 60 detenuti) e capace di offrire a molti dei suoi ospiti la possibilità di un lavoro esterno”.

“Probabilmente occorre aver chiaro se l’intenzione è quella di realizzare una struttura che serva unicamente ad ospitare i detenuti in esubero di altri istituti di Liguria e Piemonte (del tutto simile a molte altre) o ci si debba orientare verso ‘il superamento del carcere come unica risposta al reato’ e la ‘valorizzazione delle alternative al carcere come pene principali’ e investire su progetti che riguardino il lavoro e il reinserimento sociale in tutte le carceri della nostra regione. Come militanti del Partito Radicale sosteniamo con forza questa seconda ipotesi ed esprimiamo soddisfazione per l’intervento di Giachetti, augurandoci che il ministero voglia fornire alla politica savonese e ligure l’opportunità di un supplemento di discussione e riflessione che consenta di arrivare a soluzioni più ragionevoli e condivise”.

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Covid, nuova impennata di casi nel savonese: +117 nuovi positivi. Ma calano i ricoverati

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 15:50

Liguria. Sono 425 i nuovi positivi al Covid-19 oggi in Liguria, a fronte di 6.192 tamponi molecolari effettuati nelle ultime 24 ore, ai quali si aggiungono altri 3.546 tamponi antigenici rapidi. E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino con i dati sull’emergenza sanitaria nella nostra Regione di Alisa e ministero.

In Asl2 sono 117 i nuovi casi di positività. In Asl1 sono stati individuati 102 nuovi casi. Altri 143 sono stati rilevati in Asl3, mentre 16 sono residenti in Asl4. Altri 23 sono stati riscontrati in Asl5. Altri 24 casi non sono residenti in Liguria.

In totale sono 7.991 i positivi al coronavirus in Liguria (esclusi guariti e deceduti). Sono 92 meno di ieri. I casi positivi (compresi guariti e deceduti) sono in tutto 92.379 e cioè 425 più di ieri.

In totale sono stati effettuati 1.083.873 tamponi molecolari e cioè 6.192 più di ieri. I tamponi processati con test antigenico rapido dal 14 gennaio ad oggi sono 196.743 e cioè 3.546 più di ieri.

Alle 16 di oggi, mercoledì 7 aprile, sono stati consegnati 483.380 vaccini, dei quali ne sono state somministrate 350.465 dosi. La percentuale di vaccini somministrati (sul totale di quelli consegnati) è del 73 per cento. Dal 27 dicembre 2020 ad oggi sono state somministrate 292.541 dosi di vaccini Pfizer e Moderna, delle quali 9.841 nelle ultime 24 ore. Le persone a cui è già stata somministrata la seconda dose sono 111.790. Per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca, invece, dal 27 dicembre 2020 ad oggi sono state somministrate 57.924 dosi. Nelle ultime 24 ore ne sono state somministrate 2.165 dosi. Hanno ricevuto la seconda dose 5 persone.

Sono 753 le persone ricoverate in ospedale (cioè 18 meno di ieri) e sono 81 quelle in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono in tutto 7.219 e cioè 2 più di ieri.

Il totale dei guariti (pazienti che risultano negativi al test molecolare; pazienti che risolvono i sintomi dell’infezione da Covid-19 e per i quali sono trascorsi 21 giorni dall’inizio dei sintomi, previa valutazione di esperti clinici e microbiologi/virologi) è di 80.466 e cioè 505 più di ieri. Sono guariti pazienti che risultano negativi al test molecolare; pazienti che risolvono i sintomi dell’infezione da Covid-19 e per i quali sono trascorsi 21 giorni dall’inizio dei sintomi (previa valutazione di esperti clinici e microbiologi/virologi) in riferimento alla circolare del ministero della salute numero 32850 del 12 ottobre.

I soggetti in sorveglianza attiva sono in tutto 7.091. I deceduti sono 3.922 e cioè 12 più di ieri.

IN PROVINCIA DI SAVONA – I residenti positivi in provincia di Savona sono in tutto 1.782. Le persone ricoverate in ospedale sono in tutto 161 e cioè 8 meno di ieri. Sono 17 quelle in terapia intensiva. I soggetti in sorveglianza attiva sono in tutto 1.742. Il 1^ aprile all’ospedale San Paolo di Savona sono deceduti una donna di 81 anni e un uomo di 74 anni.

Dal 27 dicembre 2020 ad oggi in Asl2 sono state somministrate 52.588 dosi di vaccini Pfizer e Moderna, delle quali 1.803 nelle ultime 24 ore. Le persone a cui è già stata somministrata la seconda dose sono 21.173. Per quanto riguarda il vaccino Astrazeneca, invece, dal 27 dicembre 2020 ad oggi sono state somministrate 9.587 dosi. Nelle ultime 24 ore ne sono state somministrate 288 dosi.

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Covid, Rifondazione Comunista: “La politica si è dimenticata dell’importanza del volontariato”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 15:47

Liguria. Protagonista di questo terribile ultimo anno è stato senza dubbio il Coronavirus e, secondo la Rifondazione Comunista “sembra che la politica, sia a livello nazionale che regionale, si sia completamente dimenticata dell’importanza sociale del mondo del Volontariato e del Terzo settore in generale”.

“La rete dei Circoli, delle Società di Mutuo Soccorso e delle Case del Popolo – si legge in una nota – rappresenta una risorsa fondamentale per il nostro Paese e Rifondazione Comunista condivide con convinzione le richieste avanzate al Governo e alle Regioni da parte di ARCI, ACLI e dalle altre associazioni locali specialmente perché, nel periodo post pandemia, il Paese si ritroverà sicuramente impoverito. Solo recentemente, però, si è equiparata l’attività di ristorazione dei Circoli e delle SMS a quella delle attività commerciali”.

“Resta nulla l’attenzione rivolta ai ristori – concludono dal Partito della Rifondazione Comunista – e questo riteniamo sia davvero gravissimo: non sono solo le attività con partita IVA ad aver subito infatti gravi danni dalla pandemia, ma anche tragicamente tutto il settore che si occupa per l’appunto di socialità, cultura, intrattenimento, solidarietà. Occorre dunque al più presto porvi riparo e trovare le risorse necessarie e indispensabili per far sì che al ritorno della cosiddetta normalità, anche se ci auguriamo che non si ritorni a ‘tutto come prima’, perché se così fosse vorrebbe dire ritrovarci nella situazione che ha scatenato la pandemia, questo mondo solidale sia ancora vitale e possa continuare a svolgere il suo ruolo insostituibile”.

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Cairo, scontro tra un’auto e una moto in corso Dante

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 14:48

Cairo Montenotte. E’ di due feriti il bilancio dell’incidente stradale avvenuto intorno alle 15.15 di oggi in corso Dante a Cairo Montenotte.

Secondo quanto riferito, un’auto (proveniente da via Borreani Dagna) ed una moto che stava viaggiando lungo il corso si sarebbero scontrate.

Sul posto sono intervenute l’automedica del 118 insieme a due ambulanze della croce bianca di Cairo e della croce bianca di Carcare, insieme alla polizia locale cairese.

Il conducente del mezzo a due ruote, un ragazzo di 24 anni, e l’autista dell’auto sono stati trasferiti prontamente al San Paolo di Savona rispettivamente in codice giallo e in codice verde.

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“Ballando online”, applausi per la crew Gangsta Gams: prima classificata

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 14:32

Borgio Verezzi. Obiettivo podio raggiunto dalle nuove promesse della scena ligure hip hop: la crew Gangsta Gams, della scuola Immagine danza di Borgio Verezzi. Si sono classificate prime al concorso nazionale del Coni, organizzato da Opes Danza, denominato “Ballando online”.

Questa prima fase, svoltasi nei giorni compresi tra il 26 marzo ed il 4 aprile, ha visto coinvolti seimila ballerini, provenienti da tutta Italia, per un totale di un migliaio di coreografie nelle sezioni classico, moderno, contemporaneo, street dance.

Le giovani promesse della scuola di Borgio si sono aggiudicate il primo posto sul podio nella sezione street dance/urban dance nella categoria Kids, dedicata ai ragazzi di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. Erano ventitré le crew in gara in questa sezione.

La vittoria delle Gangsta Gams darà alle sei ragazzine l’accesso diretto alle finali nazionali che si terranno a Cinecittà, a Roma. In attesa di gareggiare da più di un anno, le giovani promesse hanno potuto riprendere i loro allenamenti in presenza nel rispetto delle normative vigenti anticovid, con costanza, tenacia ed impegno durante l’inverno. Hanno affrontato allenamenti in presenza e all’occorrenza online, se le condizioni di salute o di sicurezza lo richiedevano, portando avanti unite tutte insieme un obiettivo per loro importante, concluso con una prestazione da primo posto.

Il livello generale della competizione ha mostrato molti volti, segno di un agonismo che in tempi di Covid viene strumentalizzato ingiustamente all’unico scopo di tenere accesi gli allenamenti, ma ha mostrato anche il lavoro di chi
crede fermamente che la parola agonismo debba essere utilizzata con rispetto e serietà, esattamente come hanno fatto Maria Garolla di Pietra Ligure, Giulia Mammoliti di Pietra Ligure, Arianna Natta di Pietra Ligure, Giorgia Di Sparti di Loano, Matilde Garulla di Pietra Ligure e Giulia Servidio di Tovo San Giacomo.

Coreografate da Joele Ciocca, ballerino professionista dell’accademia milanese Bs the School di Byron Clairicia, e allenate settimanalmente dalla direttrice artistica di Immagine danza Monica Giovannini, le sei nuove promesse attendono di calcare il palco romano, per poi affrontare, in un prossimo futuro, nuove competizioni di rilevanza nazionale, che siano esse in presenza o online, con la consapevolezza che la cosa più entusiasmante è stata il viaggio svolto insieme per arrivare ad un piacevole e gratificante risultato.

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Astrazeneca, il rapporto di Ema: “Casi fatali rari, benefici sono maggiori dei rischi”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 14:22

Liguria. “Il rapporto rischi benefici del vaccino Astrazeneca – Vaxzevria è positivo per tutte le categorie della popolazione. Sono possibili casi di trombosi connessi a una bassa presenza di piastrine nel sangue ma che si tratta, come aveva già stabilito nella prima enunciazione, di effetti estremamente rari.” E’ questo il secondo verdetto dell’Ema diffuso attraverso una nota ufficiale oggi pomeriggio.

L’agenzia europea per i medicinali, che nei giorni scorsi aveva potenziato il comitato per la farmacovigilanza (Prac) con un team di esperti, ha confermato l’importanza di una corretta informazione sui possibili effetti del vaccino cold nei confronti dei pazienti. E ha citato un’ottantina di casi gravi di trombosi, di cui 18 fatali, dal 22 marzo a oggi su 25 milioni di persone vaccinate. La maggior parte dei casi si è verificata in donne sotto i 60 anni di età, soprattutto nelle prime due settimane dalla somministrazione della prima dose. C’è un’esperienza troppo limitata di casi per valutare gli effetti della seconda dose.

Non sono quindi arrivate indicazioni da parte di Ema sulla possibile limitazione del farmaco Astrazeneca-Vaxzevria in alcune categorie di popolazione (donne giovani, ad esempio).

L’Italia non si era mossa in merito, quindi nulla cambierà al momento ma nei giorni scorsi Paesi come Germania, Francia, Olanda, Svezia, Islanda, Finlandia e Canada avevano già deciso di limitare l’uso del vaccino riservandolo agli over60.

L’Agenzia europea per il farmaco, però, sottolinea che in presenza di determinati sintomi, chi sia stato vaccinato, dovrebbe rivolgersi quanto prima al proprio medico: respiro corto, male al petto, sudorazione delle gambe, mal di pancia persistente, vista sfocata e mal di testa forte e persistente (sintomi neurologici), piccoli punti di sangue sottocutanei dove è stata effettuata l’iniezione.

Il vaccino messo a punto da AstraZeneca è un vaccino a vettore virale ed è stato realizzato utilizzando l’adenovirus degli scimpanzè (ChAdOx1 – Chimpanzee Adenovirus Oxford 1), un virus responsabile del raffreddore comune in questi animali. Una versione indebolita dell’adenovirus degli scimpanzè (incapace di replicarsi e innocua per l’organismo umano) nella quale è stato inserito il materiale genetico della proteina Spike, viene utilizzata come vettore ovvero come tramite per introdurre nelle cellule umane il materiale genetico della proteina Spike, quella che permette al virus SARS-CoV-2 di innescare l’infezione responsabile di COVID-19. Il sistema immunitario si attiva così contro la proteina Spike e produce gli anticorpi.

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Piano di “rientro strade” di Anas, in Liguria sistemati 1,5 milioni di metri quadri di pavimentazione

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 13:59

Liguria. In occasione dell’avvio della seconda tranche della “restituzione” ad Anas di 3 mila chilometri di strade da parte di Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Toscana, Anas stila un bilancio delle attività svolte sulla rete rientrata con la prima tranche avviata alla fine del 2018 da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Toscana e Umbria per 3.513 chilometri totali.

Per quanto riguarda la Liguria, la prima tranche di “rientro strade” avvenuta nel 2018 ha visto la “restituzione” di 273 chilometri di strade cn 155 ponti e viadotti e 9 gallerie e 7 sovrapassi. In totale sono stati sistemati 1,5 milioni di metri quadrati di pavimentazione e consegnati e ultimati interventi per 29,8 milioni di euro.

“Il Piano Rientro Strade ad Anas – ha dichiarato l’amministratore delegato Massimo Simonini – ha diversi obiettivi che riguardano l’ambito della sostenibilità nell’ottica di migliorare la qualità del servizio complessivo offerto agli utenti. Aumenta l’efficienza della gestione dell’intera rete, con interventi di manutenzione programmata più omogenei, potenzia gli standard di sicurezza con benefici in termini di accessibilità a tutti i territori e alle aree interne. Inoltre, concentrare le competenze in un unico gestore, che ha un unico core business, evita la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti e rappresenta una garanzia per la destinazione degli investimenti, mantenendo e sviluppando al contempo il know how di Anas. Mi riferisco anche all’implementazione delle nuove tecnologie come le Smart Road Anas, la nuova sensoristica per il monitoraggio di ponti e viadotti, il sostegno alla mobilità elettrica”.

“Nell’ambito del contratto di programma abbiamo stanziamenti appositamente dedicati al piano rientro strade, prima e seconda tranche, pari a 1,1 miliardi di euro che abbiamo messo da subito in produzione. A fronte degli oltre 6.600 chilometri di strade rientrate con la prima e la seconda tranche, il nostro obiettivo è di accrescere l’investimento complessivo nel prossimo contratto di programma e potenziare il relativo piano assunzioni, che al momento ha riguardato 63 nuove risorse tecniche tra ingegneri e personale di esercizio su strada”.

Molte tratte hanno richiesto interventi urgenti di messa in sicurezza e riqualificazione, nel complesso Anas ha speso 360 milioni di euro per lavori ultimati o in corso d’opera. In particolare sono stati oggetto di nuova pavimentazione oltre 18 milioni di metri quadrati di strade, sono stati eseguiti lavori sulle opere d’arte, come ponti, viadotti e gallerie, interventi di miglioramento sismico, sostituzione e installazione di barriere sia laterali che spartitraffico, interventi di riparazione di locali, muri e tombini, di impianti di illuminazione all’aperto e in galleria e di opere complementari riguardanti il dissesto idrogeologico, il consolidamento del corpo stradale, la protezione delle scarpate e la riconfigurazione stradale e della segnaletica.

Tutte le opere d’arte maggiori, 1.619 ponti e viadotti presenti sulle tratte rientrate nel 2018, sono state sottoposte a ispezioni nell’ambito del Bridge Management System di Anas. Sono state avviate attività di manutenzione ricorrente, la continua sorveglianza della rete ed il tempestivo intervento nei casi di emergenza, attraverso il coordinamento della sala situazioni e della sala operativa di competenza.

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Vaccino Covid, al via le prenotazioni per le persone disabili

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 13:21

Liguria. A partire dalle ore 23 di questa sera, mercoledì 7 aprile, attraverso il portale apposito prenotovaccino.regione.liguria.it sarà possibile prenotare il vaccino per le persone con disabilità non ancora vaccinate. Da domani, giovedì 8 aprile, le prenotazioni saranno attivate anche tramite il numero verde 800938818.

Tali modalità di prenotazione sono state puntualmente indicate già nella giornata di ieri. Si tratta della medesima procedura già utilizzata per l’avvio delle prenotazioni passate e che hanno riguardato le fasce di popolazione over80, poi le persone con età compresa tra 79 e 75 anni e infine con età compresa tra 74 e 70 anni.

I caregiver, coloro che assistono le persone con disabilità ex legge 104/92, dovranno contattare il proprio medico di medicina generale che li identificherà con questo ruolo e, dopo 7 giorni da questo passaggio necessario per l’abilitazione della tessera sanitaria, potranno procedere con la prenotazione del vaccino attraverso il portale dedicato prenotovaccino.regione.liguria.it e attraverso il numero verde 800938818.

Per la prenotazione sono necessarie la tessera sanitaria e il codice fiscale.

E questa mattina il vice presidente della seconda commissione e capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino ha scritto una lettera al presidente e assessore alla sanità Giovanni Toti e al commissario straordinario di Alisa Francesco Quaglia, in merito alle possibili difficoltà nella prenotazione dei vaccini per i circa 60 mila disabili e i loro caregiver della Liguria.

“Come Linea Condivisa siamo venuti a conoscenza CHE sembrerebbe esserci anche una contraddizione tra il sistema che prenota la persona disabile e i caregivers che dovrebbero invece essere prenotati, probabilmente, dai medici di medicina generale” afferma Pastorino.

“Ancora una volta è l’iniziativa mediatica a vincere su tutto il resto, piuttosto che far funzionare un sistema che, in questo momento, sta facendo acqua da tutte le parti – prosegue il capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino –. Naturalmente sono state predilette categorie di persone che non avrebbero dovuto ricevere il vaccino, pensiamo alla notizia dell’ordine dei chimici, a persone che invece, come i disabili gravi e i loro caregivers, o chi per motivi di impossibilità, non può muoversi ed è costretta a stare a casa, in attesa che qualcuno vada a fare loro il vaccino”.

“Ecco, di tutte queste categorie non si sa ancora nulla – incalza il consigliere Pastorino – e nella migliore della ipotesi ci vorranno 2/3 mesi per vaccinarli… nella migliore delle ipotesi. Una situazione da caos in cui il presidente Toti cerca, da una parte di minimizzare le difficoltà, dall’altra di nascondere, attraverso proclami, il fatto che non siano state scelte correttamente le priorità e la protezione delle persone più fragili” conclude.

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Covid, sindacato degli infermieri: “Chi rifiuta il vaccino non deve perdere il lavoro”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 13:11

Liguria. “Se ci fossero infermieri che decidono di fare scelte diverse sul vaccino, le aziende non possono passare direttamente all’ultimo step. Ci sono tante funzioni per cui non è previsto il contatto coi pazienti. E se non si rispetterà il decreto, noi siamo pronti a intervenire”. Così Enrico Boccone, segretario ligure del sindacato Nursing Up, dopo l’introduzione dell’obbligo vaccinale per il personale sanitario che prevede come massima sanzione per gli inadempienti la sospensione dall’ordine professionale e il blocco dello stipendio.

In queste ore è in corso la ricognizione per capire quante unità di personale sanitario non risultino ancora vaccinate. Secondo il sindacato, per quanto riguarda gli infermieri i numeri dovrebbero essere in realtà piuttosto contenuti. “Molti di quelli che stanno andando a vaccinarsi adesso sono stati positivi negli ultimi sei mesi – spiega Boccone – e quindi non potevano farlo prima. Poi dobbiamo depurare dal conteggio chi ha problemi di salute. Alla fine parliamo di una quota residuale di persone che hanno scelto legittimamente di non vaccinarsi. Per questo, secondo noi, non c’era necessità di emanare un decreto in questo senso, perché le aziende avrebbero potuto sopperire coi propri strumenti organizzativi”.

Ma, tanti o pochi che siano, come agiranno le aziende nei confronti dei sanitari “no-vax”? È questo il grande punto interrogativo. Secondo il testo del decreto, “il datore di lavoro adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni anche inferiori”, diverse da quelle per cui è previsto l’obbligo vaccinale, “con il trattamento corrispondente alle mansioni esercitate, e che comunque non implicano rischi di diffusione del contagio”. E solo quando l’assegnazione a diverse mansioni non è possibile, per il periodo di sospensione “non è dovuta la retribuzione, altro compenso o emolumento, comunque denominato”.

Ieri il direttore generale del policlinico San Martino, Salvatore Giuffrida, contattato da Genova24 ha detto che i posti a disposizione per “riciclare” infermieri e operatori sanitari in modo da evitare il contatto coi pazienti sono “una decina” e che tutti gli altri dovranno essere sospesi. “Riteniamo difficile che un’azienda sanitaria grande come il San Martino, che occupa circa 4.500 persone solo nel comparto sanitario, non riesca a trovare posto per i pochi operatori che non si vorranno vaccinare, ad esempio nell’ufficio formazione dove non è previsto il contatto col pubblico – mette le mani avanti Boccone – Se così fosse, dovranno dimostrarlo. Le aziende devono comunque esperire tutti gli step intermedi e verificare se possono posizionare il personale anche in mansioni diverse. Non potranno dire ‘non abbiamo posti’ e basta”.

Inoltre bisognerà capire chi salvare e chi lasciare fuori. “Se avessimo 40 infermieri da ricollocare e 20 posti disponibili, con quali criteri verrebbero assegnati? – si chiede ancora Boccone – Le aziende dovranno concordarli con le organizzazioni sindacali, ma dovranno essere parametri oggettivi”.

Un ulteriore problema è legato al fatto che la procedura prevede anche la sospensione dal rispettivo ordine professionale. “In questo modo sarebbe difficile sfruttare quelle posizioni per cui è richiesto il lavoro di un infermiere – conclude Boccone -. Per noi merita la stessa dignità chi si è vaccinato e chi ha fatto scelta diversa, non entriamo nel merito di valutazioni personali legate alla propria salute o al proprio vissuto”.

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Protesta dei ristoratori, risposta tiepida nel savonese: “Chiusi da mesi, ma siamo gli unici in grado di garantire la sicurezza”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 12:56

Albisola Superiore. Risposta tiepida, al momento, alla giornata di “disobbedienza” alle restrizioni dovute al Covid. Un giro per capire chi, tra i ristoratori, terrà aperto in barba alle norme sul contenimento della pandemia.

Ora di pranzo: l’indirizzo, a quanto pare, è quello di rispettare le regole. C’è anche la paura di beccarsi delle sanzioni come successo, ad esempio, a San Valentino quando, anziché cuori, in alcuni ristoranti sono volati quattrocento euro di multa. C’è vento, ma non basta. Ci si mette anche la pioggia ghiacciata. Ultimo colpo di coda di questo inverno che ha blindato le porte dei locali.

Andiamo a Varazze dove ci dicono che i ristoranti saranno chiusi, fatta eccezione per l’asporto. Stessa situazione, al momento, a Celle, salvo cambiamenti dell’ultimo minuto.

Gli fa eco la vicina Albisola Superiore dove troviamo una pizzeria aperta e proviamo ad entrare. Siamo nel vicolo che porta al mare, ad aprile te lo immagini, in una situazione normale, con le prime persone che vanno in spiaggia, ma oggi è tutto diverso: ci sono i colori dell’inverno e fuori non si può stare.

Entro nel locale, luci accese ma non per protesta. Qui si tira avanti come si può e non si disobbedisce. “Le proteste di un giorno fatte in passato – sottolineano – non hanno condotto a nulla”.

Oggi è dunque un giorno di rispetto delle regole per questi ragazzi che portano i sapori del sud in Liguria: “È inutile e controproducente attuare manifestazioni non continuative. Ci vorrebbe una protesta ma davvero duratura nel tempo” sottolinea Massimo Abategiovanni.

Ci spiega la loro situazione per nulla facile e la voglia comunque di andare avanti, stringendo i denti, gliela leggo negli occhi: “Siamo chiusi e i contagi ci sono e, anzi, aumentano. Poi ci sono luoghi di assembramento, come gli autobus”.

Niente apertura per loro. Al momento situazione analoga per la maggior parte dei ristoranti di questa piccola, ma significativa, parte di riviera.

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Quiliano ottiene il titolo di città, le congratulazioni di Olivieri: “Motivo di orgoglio per tutti”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 12:10

Provincia. Il presidente della Provincia Pierangelo Olivieri esprime al sindaco Nicola Isetta e ai cittadini di Quiliano le proprie congratulazioni per l’ottenimento dello “status” di Città, ratificato lo scorso 24 marzo scorso tramite decreto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il titolo di Città “può essere concesso con decreto del presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza” (come da articolo 18 del decreto legge 267/2000). L’iter istituzionale per la concessione ha visto il 28 luglio 2020 la deliberazione di consiglio comunale con la quale il Comune ha fatto richiesta formale per la concessione del titolo; a seguito di parere favorevole da parte della Prefettura di Savona e su proposta del ministero dell’interno, il presidente della Repubblica ha siglato e decretato la concessione al Comune di Quiliano del titolo di Città.

Spiega Olivieri: “Ho appreso dell’importante riconoscimento ottenuto dal Comune di Quiliano che da oggi potrà fregiarsi del titolo di ‘Città’ ed ho conseguentemente inoltrato al sindaco Isetta ed a tutta la sua comunità una lettera di felicitazioni e partecipazione. Il Comune di Quiliano possiede differenti elementi di carattere storico, sociale, economico e culturale che tratteggiano l’identità di un Comune contemporaneo e sempre attento alla valorizzazione e promozione delle proprie peculiarità e tradizioni. Voglio esprimere al sindaco Nicola Isetta e ai cittadini quilianesi le mie felicitazioni per questa onorificenza che rappresenta un momento di grande soddisfazione per tutto il territorio. Soprattutto in questo momento di grande difficoltà dovuto alla emergenza sanitaria, l’evento che oggi celebriamo rappresenta situazione di felicità e positività, che può e deve essere per tutti motivo di orgoglio.”

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Seconde case e negozi chiusi, petizione Consumerismo: “Sospendere le forniture di luce e gas”

ivg.it - Mer, 07/04/2021 - 12:01

Liguria. Sospensione a tempo determinato delle forniture di luce e gas per seconde case, case disabitate e negozi chiusi. A chiederlo Consumerismo No profit, associazione dei consumatori che lancia oggi in Liguria la petizione “STACCALABOLLETTA” con una raccolta firme sul web.

“Oggi, con la crisi sanitaria e i divieti agli spostamenti, i cittadini della Liguria sono costretti a pagare le bollette energetiche sulle seconde case o su immobili disabitati, anche in assenza di consumi – spiega Consumerismo – Lo stesso vale per i negozi che, nonostante le chiusure imposte dal Covid, continuano a pagare le forniture energetiche”.

“Questo perché su ogni singola bolletta di luce e gas vengono imposti costi, come oneri di sistema e spese di distribuzione e trasporto dell’energia, che incidono sulle fatture anche in caso di consumi pari a zero. Nello specifico, analizza Consumerismo, sia sulla spesa annua per la fornitura di energia elettrica che sul gas, si paga oggi il 19% per la voce “trasporto e gestione del contatore”, mentre gli per oneri di sistema pesano per il 20% sulla voce e per il 4% sul gas – proseguono dall’associazione – . Famiglie ed esercenti sono così costretti a pagare miliardi di euro all’anno anche senza fruire dei servizi elettricità e gas, e l’unica possibilità per azzerare tale spesa è chiudere definitivamente i contratti, sostenendo i relativi costi imposti dai gestori”.

“Con tale petizione chiediamo ad Arera e al Governo di introdurre la sospensione temporanea dei contratti di fornitura dell’energia, al pari di quanto avviene con l’Rc auto – afferma il presidente Luigi Gabriele – E’ un diritto di chi non può recarsi nella seconda casa e degli esercenti che hanno dovuto momentaneamente chiudere il proprio negozio interrompere le forniture di luce e gas e riattivarle in un successivo momento, per non incorrere nei costi fissi in bolletta indipendenti dai consumi. Una possibilità questa che viene garantita dai contatori elettronici (per cui lo Stato ha speso 14 miliardi di euro) grazie ai quali i gestori possono con un semplice click sospendere le forniture su richiesta del cliente. Misura che, se attuata, consentirebbe enormi risparmi a famiglie e commercianti, sempre più impoveriti dalla crisi Covid” – aggiunge Gabriele.

Per tale motivo Consumerismo No Profit chiama a raccolta utenti ed esercenti della Liguria, invitandoli ad attivarsi per salvaguardare le proprie tasche firmando la petizione lanciata oggi a questa pagina.

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